Lanciata due anni fa quasi per scherzo da alcuni genitori in attesa dei figli che si allenavano, adesso la squadra cesenate del rugby touch è cresciuta, al punto di essere riuscita a schierare in campo ben due formazioni
Cesena è esplosa la Rugby Touch mania. Lanciata due anni fa quasi per scherzo da alcuni genitori in attesa dei figli che si allenavano, adesso la squadra cesenate del rugby touch è cresciuta, al punto di essere riuscita a schierare in campo nella prima tappa del campionato cui partecipa ben due formazioni. Più di 30 i tesserati al momento, oltre a una decina di simpatizzanti che si stanno avvicinando al gioco, e il numero continua a salire di settimana in settimana. Da questo anno la squadra può contare inoltre su una discreta presenza di quote rosa.
Il rugby touch infatti è una disciplina a squadre miste, con alcune similitudini rispetto al gioco del rugby tradizionale -palla ovale, retropassaggio, meta- ma con la differenza più marcata dell’essere senza contatto. I giocatori, per poter entrare in possesso della palla, devono soltanto toccare l’avversario, da qui il nome dello sport. Particolarità che lo rende adatto a tutte le età, soprattutto anche a chi è meno giovane, perché il rischio di infortunio da contrasto, tipico degli sport di squadra con la palla, non c’è.
Sabato 12 ottobre, a Valsamoggia, si è svolta la prima partita del Trofeo del Ducato, che ha visto appunto il Cesena Rugby Touch schierare la sua squadra originale, i Tacciati di casa, e anche la seconda creata per l’occasione, gli Scappati di casa.
Alessandro Stella, responsabile del Rugby Touch di Cesena, ha commentato così l’esordio ufficiale: “Siamo partiti in cinque, senza grandi aspettative, mossi dalla passione per lo sport che praticano i nostri figli, consapevoli però che per noi non era più tempo per una disciplina che prevedesse i contrasti. All’inizio nei primi tornei non avevamo nemmeno il numero minimo di giocatori necessario per presentare una squadra -6, così giocavamo in franchigia, unendoci di volta in volta alle altre società. Pian piano poi, con il passaparola, reclutando qualche altro genitore al mini rugby e qualche amico, siamo cresciuti e adesso addirittura agli allenamenti riusciamo a fare anche dei piccoli tornei tra di noi. Siamo orgogliosi di aver incuriosito tante donne, la parola d’ordine di questo sport è inclusione. Non servono esperienza o grandi capacità per venire a provare, solo tanta voglia di divertirsi e di muoversi in compagnia. I risultati non sono importanti, certo vincere fa piacere, ma dove siamo sicuramente imbattibili è nel terzo tempo, quando dopo le partite tutte le squadre si trovano per mangiare e bere assieme”.
Anche l’allenatore e giocatore, Luca Zannoni, è particolarmente soddisfatto dei nuovi innesti: “Questa estate, quando ci siamo dati gli obiettivi per la nuova stagione, i due principali erano la crescita numerica, per poter fare allenamenti in cui organizzare sempre una partitella, e l’apertura alle donne. Siamo riusciti a raggiungerli entrambi già alla preparazione, e speriamo che sempre più persone si avvicinino a questo sport. Il nuovo ambizioso obiettivo è adesso riuscire a portare una squadra del Cesena Rugby touch a giocare anche fuori Italia, partecipando ad un torneo internazionale, per esportare il terzo tempo alla romagnola in giro per il mondo”.